Iniziati i Mondiali dell’Ipocrisia

Sono iniziati i mondiali di calcio in Qatar. Quando sui media si parlerà di questo evento, della straordinarietà di un mondiale in inverno, degli stadi avveniristici e del clima di luci e feste ricordiamoci questi dati:

  • Più di 6mila morti per costruire le infrastrutture per i mondiali;
  • la Sharia come principale fonte legislativa;
  • fustigazione in caso di consumo di alcol;
  • possibilità di essere condannati a morte in caso di adulterio o apostasia;
  • 7 anni di reclusione per blasfemia e 10 per proselitismo di una religione diversa dall’Islam;
  • 7 anni di reclusione per omosessualità con pena di morte per i mussulmani.

È il “prezzo” delle vite umane sfruttate, usate e lasciate in miseria nel silenzio generale; secondo i report indipendenti sono oltre 6mila gli operai morti nella costruzione delle infrastrutture della competizione.

Uno spettacolo ipocrita dove si tenterà attraverso lo sport di ripulire l’immagine di un regime che calpesta ogni diritto civile, dalle donne alla comunità LGBT+. Una vetrina costata alla nostra TV di Stato circa 200milioni d’euro.

Michele Paolella

Autore dell'articolo: Michele Paolella

Michele Paolella è un giornalista, scrittore e blogger napoletano nato a Maddaloni (CE) nel 1994. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza alla Parthenope di Napoli dopo aver conseguito la maturità classica all'Alfonso Maria de'Liguori. Da aprile 2018 è Direttore Editoriale de Il Pappecio - l'Osservatore Acerrano.

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